GkjIk,
Deflrutt.diRom*.
2*1
_
WiNli
haueua
vedutc
alcunc
non
nnr-
tc
di
cauarc
da
Hi
Monti
,
&
era-
ifoko|,|
no
della
ftefla
manicra
&c.
rtivn'4
67-
T)
Rimieramentc
c
gran_>
wnfcty
±
queftione
appreffo
gli
§
Autori,
quale
folfe
la
vera
cau-
fa
della
deftruttione
di
Roma_»
rMtyji
antica
:
Mi
pare,
che
in
quefto
ilni.ctoi
propofito
difcorra
afl'ai
bene
vn
KiloKUtfc
certo
Pietro
Angclio
Bargeo
in
vna
Epiftola
ad
Vfimbardum
,
-mm
Part'colarmentc
alia
pag.6i.
i
c
^
jj,
dice,
che
ne
fu
gran
caufa
il
zc-
lo
de'
nuoui
Criftiani.
%
Conclude
per
cio,
che,
fe
be-
kbnMii
nc
liBarbari
ancora
rouinaro-
no
moire
cofe,
trale
quali
fi
sa,
ji'ofKiW
c^e
Totila
rouino
buona
parte
delleMura
della
Citta;
nondi-
io;
ini
'IS]
mcno»o
lo
fecero
per
la
necef-
0c,cki
fita
della
Guerra,
o
per
interefic
>
leant
CAPO
XX.
Icoo.Qidif
UKtiOc
Deftruttione
di
Rom*
K
s
di
Permalink: http://pid.emory.edu/ark:/25593/srptp