DELL'Jl^T
ICH1TJ
DI
I{OMjl
vittorie,
che
egli
hauea
acquifiate
con
vniuerfale
con-
fenfo
del
Senato
&
del
Topolo
Romano,
furono
il
gior
no
della
fua
morte
per
dijpregio
gettate
tutte
a
terra.
Domitii-
Cojiui
bauendo
her
edit
ato
da
Veffaftano
(uo
padre3&
no
herede
da
Tito
fuo
jratello
ITmperio
3
nonreftb
per
quefio
he-
^erio
del"
re<^e
^°X°
£lu,$ltla>
Viet^
>
&
beneuolen^a
verfo
i
padre,
&
fudditi
in
quelgiorno,
anxi
al
tutto
da
loro
diffimill
di
del
frateU
cojtumi
merito
vno
mortale
odio
apprejjo
il
Topolo
I{o
lo,
ma
no
mano
per
le
molte
fue
crudeltd
vfate3come
ft
dice3
ne
i
elie
virtu
flu
ricchi
&
nohiti
cittadini,
amaigxandoli
a
tOYtofo-
lamente
per
vfurpare
tutte
le
riccheyge
&
her
edit
d
■
loro:
yjr
incrudelito
contra
quel
pocbi
Chrijliani3
che
allora
cominciauano
a
pigliarefor^e;
ft
dice
che
da
lui
furono
in
modo
perfeguitati3cbe
molti
mediante
la
im-
pietd
fua
gujlarono
con
diuerfe
morti
ilfanto
martirioy
dalqualc
dependb
la
loro
falute.Dicef
ancora
che
que-
fto
tiranno
perfcguito
non
meno
di
chrijliani
la
natio-
ne
Hehraica;
hauendo
intefo
che
dalla
ftirpe
di
Dauid
doueua
nafcere
il
Monarcadel
rnondo;
ilqualefu
ma¬
le
da
loro
conofciuto.
Ma
cffendo
tanto
andato
innan-
%i
il
cumulo
di
tante
fue
federate&
crudeltd,
&
per
cagione
di
quelle
effendo
venuto
in
cdio
a
coloro
an¬
cora
,
che
nella
reale
cafa
lo
feruiuam;
fi
dice
che
Ste-
fkno
fuo
Maiordomo
effendo
egli
di
anni
quarantacin-
que3col
mexo
di
vna
congiura,
che
gli
haueua
ordinata
contra
3I
ammaigfo
infteme
con
la
moggie.
Dellaqual
morte
prefe
tanto
contentoil
Senato
&
Topolo
Roma¬
no
3
hauendola
intefa,
che
non
ft
effendo
potuti
in
vita
yendicarc
delle
tante
ingiurie
&
aggrauq
cbehaueua-
710
fopportati;
allora
volfe
gettare
a
terra
tutti
i
fuoi
€dificijy&
Hatuedioro
&di
argento,
che
conferua-
uano
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