Uttl!
JUT
I
CHIT
J
DI
\QMj
Una
ancora
ft
trouarono
delli
inuidioft
della
fua
acquis
ftatagloriajhe
volfero
con
altrc
fimiglianti
of
ere
ac-
quiflarfivnnomeeterno
,ft
come
egli
fthaucaacqui-
flato.
Teatro
nella
nojira
Tofcana
lingua
non
vuol
dire
altro
che
luogo
da
vedere;
&
not
intorno
a
cio
difcor-
remmoinmolte
altre
particolarita
in
quello
di
Mar-
cello,
ilqualefu
dimojlrato
Col
difegno,
per
ejfer
rejla-
to
in
Igoma
il
piu
faluo
di
tuttigli
altri.
Lor
dine
tor
a
hauendo
bauuto,
come
ho
detto
f
dalle
fefle
decontadmi
;principio;fu
dagli
jLtbeniefi
prima
mojlr
at
o
nella
cit-
td3
Or
dopogrande
jpatiodi
tempo
fhttofitre
in
Rgma
da
M<
Scauro
nobile
cittadino
Romano
ftlquale
con
grande
fpefa
rapprefentoi
giuocbi
fcenici.
£t
per
che
di
quejlo
Teatro
di
Vompeo
ft
rede
qualche
vefligio,
&
perautoritd
delli
fcriitorift
fa
della
fua
grandegga;
dice
ft
che
vi
poteuano
slave
xi
mila
perfone
a
feedere
agiatamente
le
fejle.
Ma
ejjendo
al
tempo
di
Caligula
per
vnoincendio3cbe
accadii
nella
cittd,
abbruciato
tut
tojicono
che
quel?
I
mper
at
ore
lo
rifece:
&
fe
bene
ne
crano
affai
de
gli
altri
in
Roma;
non
per
quejlo
volfe
comport
are
che
quejlofoffe
dijlrutto
,
per
la
reueren-
fa3cbe
port
ana
algran
Vompeo;
il
nome
delquale
egli
giudicaua
che
in
ogni
pietra
douejfe
ejfere
fcolpitoy
&
non
atterrato
per
qual
ft
voglia
accident
e.
Ma
per
che
il
volger
del
cielo
no
perdona
a
opera
che
da
induflrio-
fa
mano
ft
a
flata
fktta,
angi
nimico
continuamente
con
nuoui
accidenti
la
combatte;
non
k
marauiglia
fe
poco
tempo
dapo
di
nuouo
quejlo
Teatro
ftriduffein
mine,
&
Teodorico
F{je
de
Gottidelle
medeftme
mate-
We,Or
fopra
de
fuoi
primifondamenti
lo
rifece.
In
que
fto
modo
Ji
douete
confet
uare
fino
a
che
di
nuouoyo
dal-
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